Trivial Pursuit
Divano, un paio di sigarette, film fra i più classici del “trash” anni ‘70 italiano con Pippo Franco, Renato Pozzetto, Edwige Fenech… Sono stati belli questi ultimi giorni, col beach party a Torbole e la tendata con gli “amici del softair”, Piccola compresa. Ok, faceva ben freddo la sera, ma con tutte quelle coperte e la mia scaldina personale ci si riprende in fretta :P Abbiamo appena ricominciato, sono solo pochi giorni, e mi sto ancora riabituando. L’indifferenza ha lasciato ancora qualche ombra, ma passerà spero, mi sto impegnando perché questo succeda, e lei non è da meno. Spero che tutto torni ad andare per il meglio. E’ un impegno congiunto però, deve esserlo. Stavo pensando, avevo aperto questo blog per renderlo un po’ “tecnico”, nel senso che dovevo raggruppare qui notizie circa le mie passioni, il lavoro, invece mi sono fatto prendere dal flusso di coscienza, e chi lo ferma più. Mi ha colpito un po’ il post del nuovo blog della Piccola, penso sia tratto da “Trainspotting” (se mi sbaglio mi accoppa di botte), è un breve riassunto del “aborro la vita borghese”. Ma alla fin fine tutti ci cadiamo dentro, il trucco sta nel non diventarne schiavi. …Toh, ho perso anche quella poca ispirazione che mi era venuta all’inizio del post. Ma alcune cose le ho dette, può andare. Comunque, mi sembra di giocare a Trivial Pursiut… Girare come una trottola a destra e a manca, per raccogliere il meglio in ogni campo, e vincere. In questo momento sto sprecando tantissime occasioni di raccogliere i triangolini colorati, faccio errori su errori, non so rispondere a molte domande, e se rispondo sbaglio. Forse ora comincerà a girare meglio. Mi aiuterai? PS: ecco un regalino agli appassionati (pure per me):
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