Dall'altra parte
Quando lo scorso ottobre ho iniziato il mio anno come assistente di laboratorio tecnico informatico in due scuole medie, e una decina di elementari ad esse collegate, parenti e amici chiedevano «Ah, insegni ai ragazzini ad usare il computer?». La risposta era sempre quella: no. Facevo manutenzione, davo una mano se qualcosa non andava o se qualcuno aveva bisogno di un’indicazione per svolgere qualche azione, suite da ufficio, niente di che. E aggiungevo sempre il fatto che non so insegnare. Negli anni ho insegnato diverse cose a mio padre, mia madre, a Lisa… col risultato di stufarmi, risultare saccente e perdere la pazienza. Ma. Eccolo, il ma. Finito il contratto mi è stato proposto di tenere qualche ora di aggiornamento per alcuni docenti in una sede elementare con laboratorio completamente nuovo, montato dal sottoscritto non più di 3 mesi fa. Io, dall’altra parte della barricata. Ossignur. Argomenti? Cos’è una rete, come funziona, com’è organizzata quella su cui lavoreranno durante l’anno. Oggi ho le prime 2 ore (su 6 previste entro metà ottobre), ho preparato delle slides. Ho paura siano poche, ho il sentore che finirò per essere troppo tecnico, troppo veloce, di perdere la pazienza. Ok, avrò davanti una ventina di adulti, non di bambini. Mi sono anche chiesto quale delle due opzioni è peggiore. Insomma, bel banco di prova oggi per il Vostro. Tra le 17 e le 19 pensatemi, potrei essere il nuovo professor Keating. Oppure ricoverato in psichiatria per una pesante crisi isterica.